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Competenze di futuro

Le capacità delle imprese sociali per progettare in tempi di incertezza. Il caso di Sbrighes, Coop. Aeris e Linfa - A cura di: Battistoni, Cassani e Cattapan

Le organizzazioni del terzo settore, ai tempi dell’emergenza si sono attivate in maniera rapida ed efficiente a dimostrazione del fatto che nella gestione dell’incertezza sono in grado di attivare risorse disponibili e progettare il necessario per la comunità.

É il caso di alcune organizzazioni che avevano già progettato e prototipato servizi  a carattere comunitario e che in tempo di emergenza hanno avuto modo di accelerare alcuni processi e mettersi in prima linea rispetto ad alcuni servizi fondamentali per le comunità di riferimento.

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Per esempio il progetto Sbrighes propone il servizio “CHIAMA SBRIGHES!”. “Sbrighes!” è progetto finanziato dal bando Welfare in Azione di Fondazione Cariplo e promosso dalla Impresa Sociale Forme, dalla Comunità Montana Valtellina di Tirano, dal Comune di Tirano e dalle Cooperative Sociali San Michele e Intrecci. Il progetto di welfare di comunità si rivolge ai giovani tra i 16 e 35 anni, alle giovani famiglie ma anche alla popolazione più ampia come quella anziana a loro carico. “Chiama Sbrighes!” è il nuovo servizio lanciato dal Comune di Tirano in collaborazione con Sbrighes! con l’intento di continuare ad essere vicino alle persone anziane, alle famiglie, ai bambini, ai ragazzi e a tutta la comunità. E’ una nuova modalità per raccogliere i bisogni educativi, ricreativi, sociali delle persone e progettare nuove soluzioni di aiuto e supporto per affrontare insieme questo momento. Le assistenti di comunità (local coach o community manager) di Sbrighes! raccoglieranno tutti i bisogni che la comunità tiranese segnalerà per valutare l’attivazione degli interventi di supporto necessari.

Un altro caso interessante è quello  di LINFA – Piattaforma in movimento creata nell’ambito del progetto Valli Resilienti promosso da Fondazione Cariplo. Si tratta di un’applicazione che sostiene l’economia del territorio offrendo servizi per i negozi di vicinato e per i loro clienti. Obiettivo di questo progetto è contrastare l’isolamento geografico e facilitare l’accessibilità ai servizi per i cittadini della valle. LINFA potenzia i propri servizi ai cittadini della Val Trompia e della Val Sabbia costretti in casa a causa dell’emergenza sanitaria e lo fa attivando una collaborazione con la Città di Gardone Val Trompia (Bs). II servizio riguarda: consegna di farmaci, spesa a domicilio e bollette a domicilio. 

I servizi sono gratuiti per chi ha più di 65 anni di età, invalidi e persone in quarantena obbligatoria. 

Anche  Cooperativa Sociale Aeris lancia “YOUNG ON DEMAND – Fuori dai soliti luoghi, dentro la tua stanza!”. Aeris è una impresa sociale attiva da oltre 25 anni nel territorio di Vimercate (Monza-Brianza), con oltre 700 professionisti tra educatori, pedagogisti, psicologi, mediatori. Opera all’interno di contesti comunitari con situazioni di marginalità sociale, mirando al sostegno e all’inclusione di persone svantaggiate. Young on demand è un progetto a cui tutti gli educatori delle politiche giovanili di Aeris Cooperativa Sociale stanno lavorando per permettere di vivere la propria stanza come luogo per sperimentarsi, per esprimersi, per rimanere in contatto con gli amici di sempre e per conoscerne di nuovi. All’interno del Piano Locale Giovani è stata creata una pagina dedicata. L’intervento prevede una programmazione di eventi, tutorial, consigli e tante altre iniziative che si realizzeranno in questo mese.

Sono tutti esempi di organizzazioni che hanno messo a sistema cose che già facevano, che hanno accelerato il funzionamento dei servizi di comunità o che hanno avuto il merito di saper progettare subito e  con efficacia. Questi progetti sono esercizi di futuro tradotti in decisioni e azioni che hanno al centro la comunità come unico elemento in grado di salvarci dal presente incerto.

Progettare in tempi di emergenza

Ciò che stiamo imparando oggi  anche dai casi sopra citati è che nonostante i piani meglio architettati spesso eventi inattesi costringono le organizzazioni ad essere reattive. La reazione resiliente avviene quando un sistema si espande e poi cerca di tornare verso qualcosa che assomiglia alla forma precedente.

Gli aggiustamenti sono possibili tramite tre caratteristiche:

  • Competenza nel mettere assieme pratiche esistenti in nuove combinazioni (bricolage)
  • Abilità nel mantenere controllo emotivo di fronte al caos (mindfulness)
  • Capacità di combinare le risorse a disposizione in risposte immediate (improvvisazione)

La capacità di improvvisare è una “fusione deliberata e sostanziale tra le fasi di definizione ed esecuzione di una nuova produzione” (Miner, Bassoff, Moormann, 2001). É anche un processo di apprendimento radicato nelle routine consolidate nonché nell’esperienza basato sul bricolage e sull’intuizione. Trovandosi ad agire in un campo nuovo le organizzazioni  in questione stanno sviluppando la capacità di pensare ed agire nello stesso momento in un processo continuo. La capacità di improvvisare invoca naturalmente il bricolage ossia l’arte di arrangiarsi applicando a nuovi problemi e opportunità combinazioni di risorse sottomano (Baker, Nelson, 2005). 

Il fare bricolage molto spesso è un processo conscio che integra le conoscenze acquisite ma mai collegate per creare nuove soluzioni.  É una strada verso l’apprendimento dove i cambiamenti nei comportamenti precedono i cambiamenti cognitivi.

Apprendimenti per il futuro: cosa può imparare l’impresa sociale

Quando arriverà il tempo della riflessione, l’impresa sociale potrà guardare a come ha messo in campo meccanismi e nuovi modi di organizzarsi, a come ha messo in gioco una nuova leadership intesa come la  capacità di lavorare su sfide che sono complesse e che richiedono un nuovo modo di guidare l’organizzazione a partire dalla collaborazione, dall’esercizio della delega e dalla capacità di auto-organizzarsi.

L’augurio è che possa mantenere un atteggiamento resiliente e imprenditivo in grado di cogliere i primi segnali dello sviluppo di eventi inattesi e di mettere in atto strategie di recupero che richiedono l’aggiornamento della propria comprensione rispetto a ciò che sta accadendo

Cosa imparano i designer

Per i progettisti si può riflettere su come disegnare servizi efficienti ed efficaci è bene ma non basta.  Bisogna imparare che gli eventi rari sono la nuova normalità tanto che le nostre strategie saranno sempre più emergenti e sempre più basate sul prevedere le situazioni e i contesti e i legami fra le cose. Bisogna per questo sempre più progettare sistemi e dotarsi di strumenti di  anticipazione del futuro, per rendere le organizzazioni in grado di  guadagnare uno stato dinamicamente stabile che consente di continuare le proprie attività in presenza di stress continuo e mantenere una condizione di  allerta continua verso l’inatteso.

A cura di: Francesca Battistoni, Giulia Cassani e Nico Cattapan